Ho capitole cos’era, che lo legava al mare. Quel senso d’immensità che non si può abbracciare, il senso d’infinito, che ha invano cercato di recintare.Per capirlo sono dovuto venire qui, a Te Maru Ata, la nuvola piacevole, a guardare l’oceano, scorgendo il soffio delle balene.
Perché l’infinito è uno spazio abitato, vivo.