Cosa mi porto in viaggio

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Il mio bagaglio è minimo, essenziale, ora aprirò la mia borsa da viaggio per raccontarvelo, visto che in molti si meravigliano di come possa girare tanto a lungo con meno di 10 kg.
Pinne e maschera sono gli oggetti più voluminosi, ma non voglio proprio farne a meno, la maschera deve essere personale, non solo per un fatto di igiene, anche per essere adatta al mio volto magro, le pinne possono aiutare in caso di forti correnti, per quanto si sappia nuotare, meglio averle! Un pareo grande ma leggero, per sabbia ed acqua salata; due costumi per avere il cambio. Il sacco lenzuolo comprato da Avventure, in cotone, fa piacere infilarcisi dentro, ha una lunga zip intorno che ne rende possibile l’utilizzo anche aperto, bello comodo e ben studiato ha una comoda tasca che, se riempita, funge da cuscino; una federa che apparteneva a mia nonna, un attimo divnostalgia, un vecchio asciugamano di quelli leggeri, vecchio perché non ne ho più trovati di così efficaci fra i nuovi e lo conservo anche se ha perso il suo bel colore rosa pallido iniziale. Ho una gonna indiana che uso per viaggiare, semplice e molto fashion, in un buon cotone stampato in bianco e nero con qualche lustrino attaccato ma non troppi, è comodo avere abiti spezzati, si lavano più facilmente, un paio di pantaloni sotto al ginocchio leggeri per andare in bici, in spiaggia, in barca, da giorno insomma, 4 canottiere e 4 magliette nere, si, mi vesto solo di nero ed un vestito nero, non si sa mai, dovessero invitarmi a qualche festa! Ho 1 camicia da notte, la lunga simpatica maglietta con sopra disegnata una sagoma sexy che ho comprato agli Universal Studios di Los Angeles, due paia di scarpe, uno da trekking leggero e le infradito di gomma, quelle che tengo quasi sempre ai miei piedi. Nella borsetta delle creme poche cose anche li, vanno riassortite man mano che finiscono: la crema Nivea per il corpo, quella blu, ne ho provate tante ma il suo effetto sulla pelle è insostituibile, una crema per il volto, forbicine per le unghie, le tronchesine, un pettine con il suo specchio, dello stesso colore del contenitore, un bell’azzurro trasparente come quelle lagune che tanto amo, una spazzola di legno per non rovinare i miei fragili capelli, qualche cotton-fioc, qualche pastiglia di cotone, una crema per il volto (le rughe, ah le rughe!) uno smalto rosso a veloce asciugatura, mi piace avere le dita dei piedi con delle belle unghiette rosse, un paio di lime di carta, una piccola saponetta profumata, una bottiglietta con lo shampoo; per depilarmi come le donne indiane un filo annodato sempre pronto o le pinzette. Felpa e sciarpa di seta quando mi sposto le porto addosso, si rivelano sempre utili!
Certo, tutto questo va bene per viaggiare in posti caldi, devo lavare appena posso i miei panni, per avere un aspetto sempre in ordine, guai se mi trovo in troppe giornate di pioggia! Si, so coasa state pensando! Manca una giacca impermeabile, perché dentro la mia inseparabile borsetta nera, sempre nera, ho un poncho giallo arrotolato, oltre al cappello impermeabile blu che era di mio padre. Quando lo indosso e quando mi asciugo i capelli con il phon bordeaux che pure era suo, è come ricevere una carezza sulla mia testolina.

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Categorie: Liberi pensieri | Lascia un commento

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